Il maggio francese per Godard rappresenta la chiusura di una fase e l’apertura di una nuova pagina.
Le Vent d’est fa parte di questa nuova stagione, insieme a tutti i medio e lungometraggi realizzati tra il 1969 e il 1972.
Sergei Eisenstein e Paolo Gioli hanno sfidato la convenzione del rettangolo cinematografico, esplorando le potenzialità espressive della verticalità nel cinema. Mentre Eisenstein propose un approccio teorico con il suo “quadrato dinamico”, Gioli lo ha concretizzato attraverso le sue sperimentazioni con la cinepresa stenopeica e film come “Filmstenopeico” e “Anonimatografo”, creando immagini che sfidano il dominio del formato rettangolare e esplorano nuove dimensioni di spazio, tempo e corporeità.
