Il catalogo della RKO Pictures è su Rarovideo Channel!
Minerva Pictures, in collaborazione con Rarovideo Channel di Prime Video e The Film Club, a partire dal 30 novembre porterà in Italia l’iconico catalogo di RKO Pictures, la gloriosa casa di produzione e distribuzione cinematografica statunitense che, tra gli anni ‘30 e ‘50, produsse film con artisti del calibro di Katharine Hepburn, Fred Astaire & Ginger Rogers, Cary Grant, Alfred Hitchcock, Orson Welles e John Ford, entrando a far parte delle Big Five dello studio system hollywoodiano. Oltre cinquanta titoli proposti per la prima volta in Italia come parte di un’unica collection targata RKO!
La collection porterà in Italia alcune tra le pietre miliari della golden Hollywood. In testa a questa straordinaria selezione King Kong (1933),di Merian C. Cooper ed Ernest B. Schoedsack. Uno tra i film che più hanno plasmato l’immaginario collettivo della storia del cinema, paradigma di un linguaggio visivo riconoscibilissimo, riproposto nei decenni attraverso una miriade di sequel e remake. Il film è stato scelto per la conservazione nel National Film Registry della Biblioteca del Congresso degli Stati Uniti d’America e l’American Film Institute lo ha collocato al 41° posto della classifica dei migliori cento film statunitensi di tutti i tempi.
“Incapace di cantare, recitare e persino ballare“. La leggenda narra che queste furono le impressioni che i produttori della RKO ebbero provinando Fred Astaire. Certo è che tutto cambiò grazie all’incontro con Ginger Rogers, con cui Astaire inaugurò uno tra i sodalizi artistici più iconici della settima arte.Sei dei dieci musical del duo Fred Astaire-Ginger Rogers divennero infatti i più grandi incassi registrati dalla major statunitense. E su Rarovideo Channel arrivano i cinque più celebri film della coppia diretti da Mark Sandrich. Cerco il mio amore (1934), il secondo film di Astaire e Rogers, il primo nel ruolo da protagonisti, premiato con l’Oscar alla Miglior canzone. Stessa fortunata sorte ebbe anche Follie d’inverno (1936), diretto da George Stevens, per la canzone “The Way You Look Tonight”. Cappello a cilindro (1935), il film con il maggior incasso di quell’anno, è considerato uno tra i migliori musical della storia del cinema, con le musiche di Irving Berlin (chi non ricorda “Cheek to cheek“?), tra i maggiori compositori del Novecento. E poi ancora, Seguendo la flotta (1936), Voglio danzar con te (1937) e Girandola (1938).
Il brivido è servito in grande stile nella proposta targata Minerva Pictures e RKO. Si parte con Il sospetto (1941) di Alfred Hitchcock, un capolavoro che ha rivoluzionato l’immagine di Cary Grant, da volto rassicurante della commedia a bel tenebroso a tinte noir. Il film ottenne quattro candidature agli Oscar e Joan Fontaine si aggiudicò l’Oscar come Miglior attrice protagonista.
Spazio poi ai grandi classici dell’orrore con Il bacio della pantera (1942) e Ho camminato con uno zombi (1943) di Jacques Tourneur. Il primo, con la colonna sonora di Roy Webb, è stato scelto per la conservazione nel National Film Registry per la sua importanza culturale, storica ed estetica ed è uno tra i primi film ad usare il jumpscare. Il secondo è stato precursore assoluto nella rappresentazione in pellicola degli zombie, un’iconografia horror diventata poi cult con George Romero nel 1968. Di Tourneur, in arrivo anche Il treno ferma a Berlino (1948), una spy story piena di suspense, sullo sfondo della Germania devastata dai bombardamenti, e Le catene della colpa (1947), considerato uno dei film noir più riusciti di sempre.
In omaggio al genere horror sci-fi, La cosa da un altro mondo (1951), di Christian Nyby, considerato tra i classicissimi del cinema fantascientifico degli anni ’50.
Sulle frontiere del Far West, tra distillati d’annata, polvere e speroni, arrivano i must-see diretti da John Ford, tra cui La croce di fuoco (1947), con Henry Fonda, che si aggiudicò il Premio internazionale alla 9° Mostra d’Arte Cinematografica di Venezia, e La carovana dei mormoni (1950). Seguono due titoli della iconica trilogia sulla cavalleria statunitense del regista: Il massacro di Fort Apache (1948), con John Wayne, Henry Fonda e Shirley Temple, e I cavalieri del Nord Ovest (1949), con John Wayne, premiato con l’Oscar alla migliore fotografia a colori nel 1950 e ritenuto tra i film visivamente più importanti di Ford.
Ed ancora, Nicholas Ray con il suo La donna del bandito (1948), il più significativo precursore del genere “fuorilegge innamorati in fuga”, un noir con venature sentimentali. Secondo i Cahiers du cinéma, La donna del bandito è un’anticipazione dei profondi mutamenti che, di lì a poco, il cinema americano avrebbe vissuto nella transizione dal cinema narrativo classico a quello moderno.
In arrivo anche Sangue sulla luna (1948), di Robert Wise, il primo esempio di western noir, Schiavo d’amore (1934), di John Cromwell, con Bette Davis nel film che la consacra definitivamente al successo, e Susanna! (1938), di Howard Hawks, con Katharine Hepburn e Cary Grant, considerata tra le migliori commedie americane di tutti i tempi.
Per i cinefili più incalliti, in palinsesto La distruzione del mondo (1933), di Felix E. Feist, pellicola di fantascienza post-apocalittica e tra i primissimi e più rari esempi di film catastrofico, ed alcune rarissime pellicole del cinema pre-Code (1930-34), i cinque anni più controversi della storia di Hollywood.
Ad arricchire la selezione di titoli premiatissimi, Il ribelle (1944), di Clifford Odets, con Cary Grant, candidato a quattro Oscar e vincitore del premio Oscar alla Migliore attrice non protagonista, Vento di primavera (1947), di Irving Reis, premiato con l’Oscar alla miglior sceneggiatura originale, Kitty Foyle, ragazza innamorata (1940), di Sam Wood e interpretato da Ginger Rogers, che si aggiudicò l’Oscar alla miglior attrice, Odio implacabile (1947), di Edward Dmytryk, vincitore del premio al Miglior film sociale al secondo Festival di Cannes e candidato a cinque Oscar, Il mare intorno a noi (1953), di Irwin Allen, premiato con l’Oscar al miglior documentario.
Questi e molti altri titoli, oltre 50, per un catalogo imperdibile che ripercorre la storia del cinema classico e contemporaneo, proposto per la prima volta in Italia in un unica collection.
Ma non finisce qui! Ai titoli della leggendaria RKO si aggiungeranno, nelle settimane a seguire, tre ulteriori proposte targate Rarovideo Channel: Mio zio d’America (1980) di Alain Resnais, vincitore del Grand Prix Speciale della Giuria al 33º Festival di Cannes, Rendez-vous (1985) diretto da André Téchiné, premiato per la miglior regia al 38º Festival di Cannes, e, in chiusura, Nascita di una nazione (1915), il mitologico e contestatissimo film muto diretto da David W. Griffith, inserito al 44° posto nella classifica dei migliori cento film americani e tra i film con il maggiore incasso della storia del cinema.
Dal 30 novembre, l’epoca d’oro di Hollywood vi aspetta su Rarovideo Channel di Prime Video e The Film Club, la miglior boutique di cinema d’autore, sperimentale e raro!