Quattro capolavori di Peter Greenaway, uno dei più influenti cineasti britannici contemporanei, riuniti in una collection imperdibile. Con il suo stile unico e una forte attenzione alla composizione pittorica e simbolica, Greenaway ha plasmato il cinema d’autore con opere che sfidano le convenzioni narrative e visive. 

Giochi nell’acqua (1988) – Tragicommedia ironica dove il tempo e la morte si intrecciano in una narrazione numerica e simbolica che integra influenze pittoriche, spaziando dal Barocco alla metafisica.

Il bambino di Mâcon (1993), – Un film che parla del presente filtrandolo attraverso la lente del teatro e della violenza reale.

 I racconti del cuscino (1996) – Greenaway porta la sperimentazione a un nuovo livello, raccontando la storia di Nagiko, una giovane donna giapponese che fonde carne e scrittura in un’esplorazione dell’erotismo. Le immagini si frantumano in schermi multipli, con un uso cromatico che riflette la sperimentazione visiva e narrativa del regista.

Otto donne e 1/2 (1999) – dove Greenaway omaggia Fellini e il suo 8½, tornando alle sue suggestive inquadrature classiche e statiche. Le vere protagoniste sono le 8 donne e 1/2 del titolo, che incarnano le archetipiche fantasie maschili, in un film che si muove tra sogno e realtà.